giovedì, Aprile 18, 2024

Spettacoli e Cultura

La storia di Mia Martini: quando il pregiudizio sbarra la strada al talento

26 anni se ne andava la straordinaria interprete della musica italiana

26 anni fa (il 12 maggio 1995) moriva a soli 47 anni, Mia Martini,  straordinaria interprete la cui vita e carriera vennero segnate dall’ingiustificato e indecoroso ostracismo da parte di molti addetti ai lavori e colleghi: dicevano che la cantante portasse sfortuna.

Ad esemplificazione delle malignità gratuite inferte all’interprete basti ricordare un episodio: era il 1985, il cantautore Paolo Conte scrisse per Mia Martini Spaccami il cuore. Il brano  fu presentato alle selezioni per il festival di Sanremo ma venne bocciato perché la presenza di Mia Martini alla manifestazione era cosa non gradita: “Non vorrete mica che il palco dell’Ariston crolli” disse infastidito uno degli addetti alle selezioni.

Il mondo dello spettacolo è tanto sfarzoso quanto piccolo.  E così, nel giro di poco tempo, le voci messe in giro da calunniatori finirono per danneggiare fortemente il percorso della cantante.

Giovanni Sanjust, già direttore artistico della Martini ai tempi d’oro della Ricordi, nonostante le grandi difficoltà  incontrate (causate proprio dal vuoto che la cattiva nomea  ricaduta su Mimì aveva generato) continuò a credere nelle straordinarie qualità artistiche della cantante.  E così, nel 1989,  sul palco dell’Ariston con Almeno tu nell’universo, finalmente  la carriera dell’artista tornò a fiorire.

Ancora a Sanremo, negli anni seguenti,  grazie all’interpretazione di brani come La nevicata del ’56 (Premio della critica nel 1990), Gli uomini non cambiano (seconda classificata nell’edizione 1992) e Stiamo come stiamo (eseguita in duo, nel ’93, assieme alla sorella Loredana), la cantante ha riconfermato la sua impareggiabile classe cristallina.

Cu’mme, canzone scritta da Enzo Gragnaniello e incisa con Roberto Murolo, ha promosso Mia Martini a portavoce della nuova canzone napoletana, mentre il brano Rapsodia, presentato all’Eurofestival del ’92, le ha  di fatto assicurato l’ammirazione della critica svedese, che l’ha giudicata  come “l’unica interprete di classe dell’Eurofestival”.

La musica che mi gira intornopubblicato nel 1994 è il suo ultimo lavoro discografico, ennesima conferma di un repertorio spesso di livello eccelso.

Mia Martini  è morta il 12 maggio 1995, ma  il suo corpo è stato rinvenuto solo 2 giorni dopo. La Procura di Busto Arstizio  ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. Secondo il medico legale,  la morte  della cantante è avvenuta per arresto cardiocircolatorio. Il 17 maggio il corpo è stato cremato e successivamente la Procura della Repubblica ha archiviato il caso.

In occasione del 25esimo anniversario della scomparsa della cantante, è andata in onda la fiction “Io sono Mia” (Serena Rossi interpreta Mia Martini).«Se Mimì fosse qui sarebbe molto fiera di questo film –  ha detto Loredana Berte alla presentazione della fiction alla stampa- Per me e per il suo pubblico non è mai morta, ma quando ho visto Serena recitare è stato un colpo al cuore. Ho ritrovato dei dettagli, dei gesti, gli scatti che faceva…quella malinconia e quel dolore che provava ma raramente mostrava. Sembrava lei» .

 

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