Bagheria, 2 maggio – Presso il Liceo Ginnasio F. Scaduto, si è svolta la presentazione del libro Mafia&Droga – Lo Stato delle cose – Rapporto 2024 (Mediter Italia Edizioni), scritto da Umberto Santino, Giovanni La Fiura, Giovanni Burgio e Nino Rocca.
Tutti e quattro gli autori erano presenti all’evento, moderato dalla giornalista e criminologa Giusy La Piana, e organizzato nell’ambito del progetto Non è roba per te.
L’incontro si è aperto con i saluti della Dirigente scolastica Carmela Tripoli e un intervento dell’assessore al Contrasto alle dipendenze patologiche, Biagio Sciortino, che ha sottolineato l’importanza di creare relazioni di qualità con i giovani, citando l’attività del Centro Ascolto Don Peppe Diana e ricordando il numero telefonico, attivo h24, per chiedere aiuto in caso di dipendenze: 3499772081.
Nel corso della presentazione, si è evidenziato come il traffico di droga abbia rappresentato e rappresenti uno snodo cruciale per l’evoluzione del fenomeno mafioso. In particolare, come è emerso anche da recenti blitz, la diffusione del crack, quasi interamente gestita dalla criminalità organizzata, ha visto il coinvolgimento (anche a Palermo e provincia) di interi nuclei familiari, minori compresi, nella produzione e nello spaccio.
Si è poi affrontato il delicato tema della poliassunzione e dell’abuso di sostanze psicoattive, che avviene nell’illusione di sentirsi più liberi e appagati, sfociando invece in schiavitù con conseguenze devastanti sulla salute mentale e fisica dei giovani.
Umberto Santino ha affrontato il tema “Mafia e droghe tra continuità e trasformazione”, analizzando l’evoluzione storica della mafia e le dinamiche criminali legate agli stupefacenti. Giovanni La Fiura, invece, ha illustrato le cause, gli effetti e la composizione delle sostanze, mettendo in evidenza la pericolosità chimica e sociale delle droghe. Giovanni Burgio ha approfondito il rapporto tra Cosa Nostra e il traffico di droga, evidenziando il ruolo centrale delle organizzazioni mafiose nel commercio illegale degli stupefacenti. A chiudere questa parte della discussione, Nino Rocca, volontario da anni nei vicoli di Palermo, ha portato una testimonianza sugli effetti devastanti del crack, sostanza che sta fagocitando le esistenze di molti giovani, generando condizioni di degrado e disperazione.
Don Salvatore Lo Bue, fondatore della Casa dei Giovani, ha ripercorso gli anni in cui la mafia ha tenuto sotto scacco Bagheria, con drammatiche conseguenze sociali. Ha rivolto un appello all’Amministrazione Comunale affinché vengano istituite borse di studio per i giovani interessati a studiare il fenomeno mafioso, sottolineando che solo attraverso la conoscenza del passato si possono costruire le basi per un futuro libero dalla mafia.
Era presente all’evento anche Emanuele Tornatore, Assessore alle Politiche Sociali, il quale crede fortemente nell’importanza di offrire ai giovani ascolto attivo e attività educative che possano aiutarli a far germogliare tutto il loro potenziale lontano dalla criminalità e dalle dipendenze.
Gilda Sciortino, giornalista e co-autrice del libro Noemi Crack Bang (La banalità del male), ha parlato di disagio giovanile, emarginazione e dipendenza, illustrando iniziative volte a sostenere chi si trova in difficoltà.
L’evento si è concluso con l’intervento di Antonella Insinga, Assessore alla Pubblica Istruzione, che ha rinnovato l’invito agli studenti a non aver paura di chiedere aiuto, ribadendo che scuola e istituzioni lavorano quotidianamente per sostenerli, mettendo in campo strumenti concreti di supporto.
Il messaggio emerso dalla giornata è chiaro: dire no alla droga non è solo una scelta personale, ma un atto di resistenza contro il sistema mafioso. I quattro autori del libro “Mafia & Droga” e i relatori dell’evento hanno infuso consapevolezza e speranza, lasciando ai ragazzi e alle ragazze la certezza che non sono soli, e che esistono risorse e progetti educativi pensati per aiutarli a costruire un futuro libero dalle dipendenze e dall’influenza della criminalità mafiosa.
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