Luci verso il cielo per non dimenticare mai l’orrore della Shoah e per commemorare tutte le vittime dell’Olocausto. A Palermo, nel Giorno della Memoria 2022, sette lampade illumineranno il Giardino dei Giusti.
ll numero 7
Sette lampade, come la tradizione ebraica suggerisce accendendo la Menorah nella notte più buia della storia recente del mondo, accenderanno l’attenzione sulla memoria del passato e sulla consapevolezza necessaria nel presente.
II numero sette richiama i sette giorni di Sukkot, che commemorano le Sette Nubi di Gloria che proteggevano gli ebrei nel deserto dopo l’uscita dall’Egitto. Queste sette nubi corrispondono ai sette canali del volto dell’essere umano: i due occhi, due orecchie, due narici e la bocca.
Il forte simbolismo viene ripreso dall’Alloro Fest, ideato da Pino Apprendi, con la collaborazione di Sciesopoli Ebraica – l’ex colonia di Selvino che si trasformò in casa e scuola per 800 orfani in fuga da guerra e persecuzioni dopo l’orrore della guerra e dei campi di concentramento – il cui direttore, Alessandro De Lisi, afferma: “Aderire all’idea di Pino Apprendi, illuminare il Giardino dei Giusti di Palermo, significa fare due volte bene: non dimenticare la Shoah con la luce è per la comunità ebraica e per l’ebraismo un omaggio sacro; farlo nel cuore di Palermo è anche un’occasione per unificare le memorie civili del Novecento. Palermo è martire di mafia e non dimentica ed è anche una comunità da sempre attenta al rischio di fare confusione tra i colpevoli e le vittime. Noi ricordiamo la Shoah e ricordiamo i nostri caduti trent’anni dopo le stragi mafiose. Le memorie si devono unire, abbracciare, stringersi seppur facendo attenzione alle sofferenze differenti, alle storie diverse, perché questo è il tempo della rinascita e non più delle corone di alloro e dei picchetti in alta uniforme. Questo è il momento di essere più profondi, più europei, più capaci di essere sensibili a tutto, ogni giorno”.
Da Levi a Calamandrei
Alla luce delle sette lampade che illumineranno il Giardino dei Giusti, a Palermo, si unirà quella della testimonianza e del filone memorialistico con la lettura di brani tratti dalle opere di Primo Levi (guarda l’intervista) e di Pietro Calamandrei. A leggere i brani di Levi e Calamandrei sarà l’attrice Stefania Blandeburgo.
Fra memoria del passato e analisi del presente
“Avviene in Italia proprio in questi giorni, in quella Italia delle commemorazioni ufficiali che danno per scontata la sconfitta del nazi-fascismo, dove si parla di pacificazione, che un ragazzino di 12 anni sia picchiato e insultato da due ragazzine di 15 anni perché ebreo – afferma l’ideatore ed organizzatore, Pino Apprendi -. Ancora negli ultimi anni, quando si é praticato l’antifascismo, anche con i partigiani sopravvissuti dell’ANPI, è scattato il sorrisino di scherno, come se si fosse trattato degli ultimi giapponesi nella foresta. Nelle scuole si è parlato poco del crimine fascismo . Ecco perché ricorderemo la Shoah al Giardino dei Giusti dove tutti i Giusti, martiri del fascismo e della mafia, trovano spazio civile.”
L’evento sarà trasmesso in streaming, giovedì 27 gennaio alle 21.30, sui canali social dell’Alloro Fest.