Vince il 73esimo festival di Sanremo è “Due vite” di Marco Mengoni. Il cantante ha pianto di gioia e ha dedicato la vittoria a tutte le donne che hanno partecipato al festival. “Siamo arrivati in finale in cinque ragazzi e quindi credo sia giusto dedicarlo alle artiste che hanno portato pezzi meravigliosi su questo palco”, ha detto Mengoni.
Premi Speciali Sanremo 2023
Il duo siciliano Colapesce Dimartino vince il Premio della critica “Mia Martini” e il Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla”
L’Orchestra di Sanremo ha assegnato a Marco Mengoni il Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale.
Canzoni e Cantanti della Serata Finale
Elodie si è presentata alla finalissima con un look seducente, elegante, degno delle più incantevoli bondgirl. La sua interpretazione di “Due” è ottima. Se solo la canzone fosse davvero all’altezza del talento di chi la canta…
Colla Zio Tra i sei selezionati di Sanremo Giovani” i milanesi Colla Zio sul palco portano “Non mi va”vElegantissimi, emozionati ma ancora un po’ acerbi per superare a pieni voti la prova della finalissima.
Mara Sattei Il suo look era curato nei minimi dettagli. La sua “Duemilaminuti” l’ha scritta insieme a Daminano David dei Maneskin. Ma dove era nascosta la potenzialità della voce di Mara Sattei? Fra le sue esibizioni al Festival quella dell’ultima serata forse è stata la meno convincente.
Tananai il 27enne cantante di “Tango” sembrava un cavaliere del ballo di fine anno. Tanatai è romantico, giovane ma è anche saggio, vista l’evidente crescita artistica che ha realizzato nel corso dell’ultimo anno.
Colapesce Dimartino con il loro pezzo che è un melting pot di sonorità tanto care al pubblico del pop italiano, hanno dato il loro massimo sul palco dell’Ariston. La loro “Splash” è piaciuta molto ai giornalisti della sala stampa. Peccato però che Colapesce Dimartino non abbiamo ancora il giusto seguito sui social e che nella serata dei duetti abbiano giocato male le loro carte. Non era il momento di puntare sulla classe di una meravigliosa Carla Bruni. Avrebbero dovuto invitare un collega capace di far saltare dalle poltrone il pubblico dell’Ariston e quello televisivo, e possibilmente anche con un buon seguito sui social. Colapesce Dimartino nella seconda serata erano primi nella classica provvisoria e secondi nella generale ed è un peccato che in occasione della serata dei duetti abbiano portato sul palco il sogno adolescenziale di un tempo al posto di focalizzarsi sulla strategia musicale più adeguata per scalare la classifica. La prossima volta, prima di tornare al Festival, se i due curassero molto più la loro presenza sui social magari potrebbero anche contare maggiormente sul fondamentale sostegno del popolo del web. Sì, vorremmo vederli sul podio. E anche se siamo felici che abbiano portato a casa Premio della critica e della Sala stampa, pensiamo che con un pizzico di sana strategia avrebbero potuto ottenere molto più in gara a Sanremo.
Giorgia ha davvero brillato ed emozionato pienamente soltanto nella serata delle cover, quando ha cantato divinamente insieme ad Elisa. In quell’occasione la cantante romana era davvero a suo agio, felice di esibirsi, e si è sentito. “Parole dette male” invece non è allo stesso livello emozionale di tante straordinarie pagine del cammino artistico di Giorgia. La sua incantevole voce, nell’interpretazione di questo brano gradevole ma non notevole, è come una Ferrari costretta a rispettare i limiti di velocità. Da Giorgia a Sanremo non avremmo voluto solo una buona canzone, ma la canzone. Quella che quando passa in radio ti distoglie da tutto il resto per farsi ascoltare. Ovvero una delle sorprendenti gemme musicali di Giorgia. Non è andata così.
Modà I Modà hanno cantato una delle solite e inconfondibili canzoni dei Modà. La tipica canzone che ha tutto al posto giusto ma niente di nuovo. Si sono ripetuti, rimanendo saldamente ancorati alla loro zona confort che tante soddisfazioni ha regalato loro in passato, perdendo così nel momento presente la ghiotta opportunità di superarsi. Ma i registi per video matrimoni e affini ringraziano infinitamente.
Ultimo Ha un grande punto di forza: l’autenticità. Ultimo canta ciò in cui crede davvero e si sente. Su palco mette tutto se stesso. Però sarebbe bello ogni tanto anche se accennasse un sorriso, almeno a fine esibizione.
Lazza Sul palco si diverte e diverte. Ha un enorme seguito tra i giovanissimi e sul palco dell’Ariston ha dimostrato di avere la giusta grinta e la versatilità artistica per andare lontano.
Marco Mengoni È il migliore in ogni serata del Festival e dona a Sanremo un brano che è certamente ad un altro livello rispetto alla maggioranza di quelli in gara. Mengoni però è costretto a fare i conti con la forte la pressione da primo della classe, da vincitore ampiamente annunciato. E e a causa di ciò proprio nell’ultima serata, quella più importante, è un po’ meno preciso del solito. La sua è una gran bella canzone e merita più che ampiamente la vittoria.
Rosa Chemical
Ha dichiarato tutta la sua passione a Fedez non solo a parole ma anche a gesti più che espliciti e con tanto di bacio sulla bocca finale. E pensare che la Ferragni a fine esibizione avrebbe dovuto consegnarli soltanto il bouquet sul palco, non il marito.
Cugini di Campagna Hanno realizzato il sogno di gareggiare a Sanremo dopo 53 anni di carriera. Il loro brano è certamente degno delle loro pagine migliori. Ed è più che ammirevole la loro voglia di mettersi in gioco con entusiasmo ed umiltà.
Madame Con un look da festa a tema a bordo piscina e una determinazione invidiabile canta una storia di amore, illusione, delusione e prostituzione. Il pubblico dell’Ariston apprezza tantissimo e lei si commuove.
Ariete Quando canta si avverte la sua autenticità. È giovanissima, indossa un abito oversize maschile tempestato di pezzi di cd, e canta di un amore che travolge e tormenta.
Mr Rain La sua canzone è davvero ben scritta, ben interpretata e racchiude un importante messaggio di speranza. Il suo modo rispettoso e al contempo radioso di porsi sul palco ha certamente contribuito a fargli raggiungere il terzo posto nella classifica finale.
Paola & Chiara Non fanno davvero furore al festival ma la loro interpretazione è gradevole ed è stato bello rivederle nuovamente in pista per far ballare l’Italia.
Levante Sensuale e grintosa canta l’altalena delle sue emozioni. Il suo è un brano perfetto per la radio, a prescindere dall’ingrata classifica del festival.
LDA È un un ragazzo tenace con le idee chiare su cosa desidera. La sua canzone probabilmente non lascerà il segno ma di sicuro gli ha cambiato la vita consentendogli di gareggiare fra i Big di Sanremo.
Coma_Cose Prove tecniche di matrimonio con California in abito bianco. Se fosse stato un film, i due sarebbero scappati subito dopo l’esibizione per sposarsi a Las Vegas. Ma tornando alle canzoni, il loro brano non spicca tra quelli in gara. Però c’è da dire che si amano ed è questa l’unica vittoria che davvero conta.
Olly La sua canzone non è per niente “polvere”, è accattivante e convincente sound ballabile.
Articolo 31 Si sbagliavano quando sostenevano che non avrebbero mai messo piede al festival. Hanno regalato alla storia di Sanremo una canzone che racconta il loro cammino e un po’ anche il nostro. Bravi.
Will Non è facile riuscire davvero a prendersi quel palco da vero protagonista e farsi ricordare. Will fa del suo meglio ed è un talento. Ma forse non era davvero pronto per gareggiare tra i big sul palco dell’Ariston. Ha un grosso potenziale e sicuramente riuscirà a prendersi grosse soddisfazioni nel corso della sua carriera. Questo suo esordio all’Ariston, per quanto sia una tappa importante, non lascia il segno ma suona come un promettente punto di partenza.
Leo Gassman Finalmente nell’ultima serata si è ricordato di indossare ciò che lo stilista aveva consigliato. Leo Gasman canta bene, sul palco è solare, a suo agio e convincente. Sarebbe perfetto per lavorare nel musical.
gIANMARIA Giovanissimo e talentuoso ha portato al Festival un brano davvero giusto per le sue corde. Ottimo esordio.
Anna Oxa Il suo brano è una gemma che la sua interpretazione impreziosisce. Non è una canzone per tutti ma solo per chi davvero sa ascoltare.
Shari È giovanissima, ha una voce potente, un brano che si lascia ricordare al primo ascolto, ma un’immagine che la invecchia e ne nasconde la vera bellezza.
Gianluca Grignani Ha dimostrato grande maturità artistica e rispetto per quel palco che tanto gli ha donato in passato. La sua canzone ha un significato profondo ma forse rende ancora meglio in rotazione radiofonica. Perché dal vivo l’interpretazione di Grignani è appassionata, vera, spericolata ma non sempre esaltante.
Sethu Si è presentato all’ultima serata con un look da figlio adottivo della famiglia Addams ma per sua fortuna ha una grinta e un temperamento che potrebbero davvero portarlo lontano.
Special Guest
Standing ovation all’Ariston per i Depeche Mode. L’esibizione dei super ospiti ha avuto un solo difetto: è durata troppo poco. Dave Gahan e Martin Gore meritavano molto più spazio e noi meritavamo di ascoltare molta più buona musica internazionale della storica band inglese. Forse il cachet Rai non ha consentito?
Gino Paoli parla a ruota libera, decide di raccontare una vecchia ma inedita storia di “corna” facendo anche nome e cognome del protagonista della vicenda. Paoli sul palco dell’Ariston sembrerebbe più interessato a svelare succosi aneddoti che a cantare i suoi classici. Ma ad una istituzione della grande canzone come lui si perdona tutto.
Ornella Vanoni Chiede in diretta i carciofi perché a suo dire quelli di Sanremo sono buoni e “quelli di Milano fanno schifo”. Poi canta “Vai Valentina” e la magia avvolge l’Ariston.
Antytila dopo la lettera del presidente Zelensky, rivolta agli italiani e a tutti gli artisti del Festival e accolta dagli applausi del pubblico dell’Ariston, si è esibito nel brano “Fortezza Bakhmut” il gruppo rock ucraino Antytila.